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Viaggio in Inghilterra. Foxie. Grido di Libertà

Narra la Storia di un vecchio Professore di Oxford che scopre l’amore ormai troppo tardi. Una storia vera girata tra Aristocratici College e le Verdi colline inglesi. Il Professore nella realtà è lo scrittore Lewis e Shadowlands deriva dal ciclo di romanzi fantastici dello stesso Lewis, “Le cronache di Narnia”, un bel mondo fantastico dove il bene trionfa, gli animali sono saggi, i paesaggi incantevoli. Ma attenzione, la realtà e la fantasia son chiamate “ombre” perché sarebbero solo una pallida rappresentazione della vera realtà con un chiaro riferimento al mito della caverna di Platone.

003Un viaggio in Inghilterra è proprio così: non si sa mai se se si è in un mondo fantastico o nella quotidiana realtà. Il solo fatto di guidare a sinistra proietta il cervello verso mete sovrane di stimoli e nevrosi. Le piogge o le alluvioni si alternano a flash di raggi verdi accecanti. Le autoradio spengono automaticamente la musica rock sintonizzandosi sulle dolci melodie di Classic FM e BBC 3. Tutto si rimescola. I fuochi d’artificio che fanno esplodere il London Eye a San Silvestro e una dolce parata di Cornamuse a Bunkingham Palace il primo dell’anno. Borseggiatori nei pub e in metropolitana e vecchi turisti coi colbacchi che si perdono nelle librerie di Notting Hill. Ragazze nella pioggia con le minigonne che si restringono e vecchie signore di là dai vetri che mimano l’Afternoon Tea. Mulini a vento sopra i cimiteri spazzati dal vento e reverendi che invitano a bere un caffè dopo la messa per salvarci l’anima. Vecchi College dall’aria spettrale senza studenti e i graffiti nei pub degli aviatori ubriachi scampati alla seconda guerra mondiale. I sonetti di Shakespeare nel freddo Globe Theatre e le teste che rotolano nelle calde cucine di Hampton Court. Una serata a teatro con un Musical Esplosivo e una quieta Cioccolata calda al Covent Garden. Francesi coi gemelli ai polsini che pranzano in cima alla National Gallery of Portrait e un Italiano che litiga senza polso in Metropolitana. Chiari e scuri. Shadowlands.

Anche le maratone hanno in questo paese dei forti chiari ed scuri che lasciano noi piccoli corridori del mondo stupefatti. Da una parte le manifestazioni dall’organizzazione impeccabile che si trasformano in grande evento di beneficenza, come Londra dove tre quarti dei maratoneti corrono per scopi benefici e aiutano oltre 750 associazioni di volontariato. In mezzo tante altre un po’ come le nostre. E poi una miriade di piccole gare che riempiono il calendario con circa 200 eventi con distanza oltre i 42 km. Date uno sguardo a www.100marathonclub.org.uk/new/events/uk_marathon_list.shtml. In questo mondo così diverso da circa 5 anni è nato un “fenomeno enigmatico”, ma che è un vero e proprio grido di libertà. Il successo che riscontra denota che è la strada da provare a seguire. Questo Enigma si chiama appunto Enigma Marathon. L’organizzatore è un eclettico 40enne David Bayley soprannominato “Foxy” il volpino.

004 FoxieSe voi andate nel sito www.enigmarunning.co.uk troverete ben 34 gare che si svolgono sotto questa Organizzazione, alcune sono la Enigma, la Quadzilla, poi una 7 maratone in 7 giorni e molte altre che coprono tutto l’anno. Tetto massimo di iscritti 50 persone e come vedrete le iscrizioni per il 2016 sono complete, come dimostra la dicitura “Event Full”. Negli anni scorsi avevo più volte tentato di iscrivermi ma senza successo. Bisogna insistere, insistere, provare a scrivere. Grazie a Laura, che vestita da Babbo Natale mi ha fatto un bel regalo, partecipo finalmente alle prime due gare dell’anno denominate Winter Enigma. Gli arrivati sono stati 53 anche qualcun altro è stato pietosamente ammesso all’ultimo minuto. Non è una leggenda metropolitana. È proprio vero. Questa organizzazione ha il portafoglio completo e pieno già all’inizio dell’anno con un leggero overbooking (sovraiscrizione), accettando in certi casi fino a 60 iscritti. Foxie dice che spesso il 10-15% dei partecipanti pur avendo pagato non si presenta alla partenza. 29,75 £ l’iscrizione, pari a circa 40,00 €. Per cui il portafoglio potrebbe essere di 34 gare per 60 partecipanti per 40,00 € e dare un totale di 81.600,00 €.

Per le spese si fa presto a calcolarle. Zero spese per medici, ambulanze, Federazioni, Enti promozione, Volontari, Forze dell’ordine, Chip, Docce, Palestre, Preparazione tracciato, Trasporti, Shuttle, Eventi correlati. Solo tre spese ogni gara. Acqua 30,00 €, Biscotti secchi 20,00 €, Medaglie 50,00 € per un totale di 100,00 € per 34 gare che porta a € 3.400,00 i costi totali. Se ne desume un guadagno annuo di 78,200 €. Ce ne è di cui viverci. Foxy fa tutto da solo con l’aiuto di Karen una sua amica molto appassionata che conta i giri sotto uno striminzito Gazebo sferzato dall’acqua e dal vento. Le maratone sono attorno a bel lago vicino a Milton Keynes, una laboriosa città di 250.000 abitanti, 80 km a Nord di Londra. C’è un comodo albergo che fa da quartier generale, da dove si parte e arriva. Un Ristorante tipo Steak House accoglie per una calda zuppa e una birra alla fine delle corse. Il Caldecotte Arms ha dei tavoli all’interno di un mulino a vento funzionante www.fayre-square.com/pub/caldecotte-arms-caldecotte-milton-keynes/p1299. Fa impressione mentre si fa colazione la mattina presto vedere attraverso i vetri battuti dalla pioggia gli equipaggi di canottieri che varcano il lago per allenarsi nell’oscurità e le intemperie. Non viene molta voglia di uscire nella pioggia di gennaio. I partecipanti si allineano in silenzio come alunni all’ingresso dell’aula e sfilano via sui bei vialetti curati attorno al lago. Un percorso tra grandi oche nere, cigni e qualche daino, vogatori, velisti, che ricorda un po’ il laghetto Serpentine di Hyde Park.

005 TravissTra i runners molti membri del 100 Marathon Club UK che conosco. Tra questi Traviss Wilcox il blasonato Presidente del Club Inglese. E’ un giornalista sportivo che ha stabilito molti record nazionali sulle lunghe distanze tra cui una serie impressionante di 100 miglia ed ha il record di maratone stabilite in un anno in Inghilterra con 114 nel 2011. http://traviss.co.uk/about_me.html. Lo Conosco abbastanza bene perché con lui corsi nel 2013 le mitiche 10 maratone in10 giorni di Sixmilebridge, in uno sperduto paesino dell’Irlanda Occidentale e lo incontrai parecchie altre volte in giro per l’Europa. Faccio un paio di giri del lago chiacchierando di corse, regolamenti e applicazioni. Il discorso cade su queste piccole gare. Anche lui mi dice che ne organizza qualcuna nello stesso modo. Non servono particolari permessi, od essere affiliati ad Enti di Promozione Sociale o altre emanazioni. Per farsi mettere nel calendario del 100 MC UK, basta una assicurazione di responsabilità civile. Tornando a casa mi son letto quel che dice “Foxy” l’organizzatore dell’Enigma sul suo sito a tal proposito: “They are held under UK Athletics Rules. Permits from the Trail Running Association will be available for inspection at Race HQ if required. Additionally our races (of marathon distance or above) are recognized as eligible events by the 100 Marathon Club.” (Le gare sono tenute applicando le regole dell’UK Athletics. Sono permesse del Trail Running Association e saranno disponibili per le ispezioni presso Race HQ. Inoltre le nostre corse (di distanza della maratona o superiore) sono riconosciute come eventi ammissibili per il 100 Marathon Club).

Tornare in Italia è stato come atterrare nel Deserto. Noi come Club ci atteniamo alle disposizioni vigenti e abbiamo messo nel Regolamento che “Per essere ritenute valide ai fini dell’iscrizione al Club e delle classifiche successive, le gare devono essere “competitive”, certificate e omologate da Fidal o Ente di Promozione Sportiva”. Da vecchio romantico mi spezza cuore però che queste regole blocchino sul nascere nuove iniziative. Mi è giunta ad esempio la notizia che Julius Ianniti abbia rinunciato domenica scorsa alla tre giorni di Castellaneta per i troppi costi legati alle richieste degli EPS etc.. Peccato, l’anno scorso ci organizzò una bella doppietta sul Mare d’Inverno e ricordo ancora le belle galoppate in mezzo alla mareggiata. Qualcosa si potrebbe tentare di fare nel rispetto delle regole. Di certo il 2016 sarà un anno difficile in Italia. Le nuove normative FIDAL da giugno potrebbero far soffrire molto le piccole organizzazioni. Sono in corso discussioni e trattative ad alto livello a cui non potremo che adeguarci. A meno di tentare tra di noi una leggera deregulation. Un Grido di Libertà nasce dai nostri piedi e dal nostro cuore.  Cercare nuove strade è d’obbligo a rischio di farsi anche male. Aver trovato “Foxie” la Volpe in questo deserto dà qualche speranza come la diede al Piccolo Principe: “Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza”.

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