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R O M A 2024

di Vito Carignani

       12-03-1995 tempo 03:35:08; 17-03-2024 tempo 06:02:42. La mia prima e 27esima maratona nella Città Eterna.

Il ricordo è un segmento della memoria, invece moltitudine di esperienze acquisite nel tempo. Il ricordo chiama, nostalgicamente, al cuore; memoria, facoltà intellettiva, magazzino di date, fatti, soprattutto di natura pubblica e storica. Come, scientemente, trascritto da Marcello Veneziani.

Vado a memoria al 1998 con le vittorie di Stefano Baldini e Franca Fiacconi. Stefano, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004, mi accompagnò, gli ultimi 400 metri, sin sotto il monumento di Giuseppe Verdi alla maratona dei Luoghi Verdiani del 2005. Franca mi guidò alla prima delle mie 6 maratone di New York, 1998.

Dopo Ruggero Pertile (2004) e Alberico Di Cecco (2005), Roma appannaggio di etiopici e keniani sino ad oggi. Più adusi per origini, nascita. La corsa lunga è resistenza, sofferenza; prerogative ben oltre lo sviluppo di potenza fisica.

Eccezione con il già citato Ruggero Pertile primo uomo è Ornella Ferrara, prima donna nel 2004. Mi impressionò la leggiadria nel portamento della Ferrara, più che maratoneta, quasi gazzella in movimento.

Quest’anno gli organizzatori hanno fatto salti mortali ad alleviare il disaggio degli oltre 15.000 alla partenza. Il persistere di lavori pubblici strutturali ha provocato confusione, pur con quattro onde prestabilite. Larghissima presenza di personale, ristori ogni km dal trentesimo all’ arrivo. Credo nessun analogo precedente a livello mondiale in maratona.

Tempo massimo stabilito in 06:30; ultima SF 07:05:01 e uomo 07:55:50 presenti in classifica.

Tre SM 80 in gara. Pellagagge Mauro 05:14:35, Io 06:02:42 e Orlandi Alberto 06:28:35. Unico, magnifico SM 90 Rao Antonio 06:54:23.

In gara amici, amiche di tante esperienze: Lorenzo Gemma, Perrone Raffaele, Manferdini Leonardo, Barbara Cosma, Fina Vanessa Elena.

Non me ne vogliano se menziono in un gradino più su; Michele Rizzitelli, Angela Gargano, Vito Antonio Ancora e Mariella Di Leo.

Si era da tempo provveduto ai biglietti FF.SS Lecce-Roma con l’amico Antonio Canuti. Obbligati procedere in macchina per interruzione della tratta presso Benevento, A Roma, prima tappa obbligata il Palazzo dei Congressi Eur, ritiro del pettorale. Indi al padiglione di Cristian Bergamo e Andrea Morrone per la pubblicizzazione della quinta edizione della maratona della Grecia Salentina 3 novembre 2024, avrà numerosa e qualificata presenza.

Quest’ anno alquanto variato il percorso: centralizzato, riduzione dei tratti di fondo stradale in sanpietrini, per la prima volta passaggio allo Stadio dei Marmi presso il Foro Italico, titolato al nostro Pietro Mennea e contornato da 60 statue, quasi immagine di stadio dell’antica Grecia. In un settembre di non ricordo  quale anno corsi, col Maestro Cesare Vernole una maratona, in tre giri di 14 km al cospetto delle statue.

Gara consumata con giudizio 02:40 ai 21 km, al traguardo 06:02.  Tra Palazzo Venezia e Campidoglio, foto fattami dal consueto amico del Club Super Marathon ad immortalare cotanta impresa……….. 41esimo, in fondo vista Arco di Costantino, dicitore al microfono: “vorrei arrivare alla sua età ed essere come lui. Una meraviglia”. Evidentemente ha scrutato la mia faccia al passaggio.

Memoria, specchio di impressioni, esperienze, sensazioni. Piazza del Popolo, due sposi in gara, mani congiunte al passaggio del 38esimo km, tesi a raggiungere la meta. Quadro di vita, d’ amore; mi fermo a fissarli in foto al telefonino.

Al traguardo della mia 27esima, accolto da Michele, Angela, Mariella: non poteva non essere arrivo migliore.

Domenica sera, quasi per legge del contrappasso, all’ istante passato dal Paradiso all’ inferno. Divisi soltanto dal muro: il Mercato Centrale Termini, lato via Giolitti, decine di Invisibili dormienti in strada sotto coperte. Al versante interno brulicante umano movimento.

Di primo mattino, il lunedì della partenza, saliti 78 gradini, sommità dell’Esquilino, altro Invisibile disteso in rientranza, mutata in fissa dimora. San Pietro in Vincoli, chiesa paleocristiana, la cui bacheca chiarisce che “in vincoli” significa “in catene”. Memoria della prigionia del Martire a Gerusalemme e Roma.

Da sempre vige un mondo gaudente, contrapposto ad altro soffocato da indigenza più atroce.

Partecipo la mia presenza alla Maratona di Roma in uno a Barnaba Andrea e Antonio Canuti, miei cari, fraterni amici, nonché concittadini.

Arrivederci al Passatore del prossimo 25/26 maggio. Altra Storia.

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