JEAN MICHEL COLOMBERO è stato eletto Socio dell’anno del Nostro Club per la sua massima disponibilità e abnegazione con cui durante il 2023 è venuto in aiuto in molte occasioni alla nostra associazione. In questa sua appassionata cronaca della tempestosa 24 ORE DI TORINO lo vediamo in azione come solo un vero maratoneta può dare senza paura del freddo e del gelo a servire ai tavoli per più di 26 ore.
Ecco il suo racconto:
Perché correre 8ore, 24ore, 100km sotto la pioggia, il freddo?
Perché fare volontariato per 24 ore sotto la pioggia, al freddo?
Perché norvegesi, inglesi e spagnoli vengono a partecipare alle gare in Italia organizzate dal Club Super Marathon Italia?
Mi sveglio stamattina nel mio grazioso appartamentino a Busca (provincia di Cuneo) con tutte queste domande in testa….
E visto che sono in pensione e queste domande sono fondamentali, accendo il computer, mi preparo un buon caffè e via…
A tutte queste domande vengono in mente diverse parole: passione, amicizia, famiglia
Torino parco Ruffini sabato 9 marzo 10ore
Piove, fa freddo, il cielo è nero, l’atmosfera è gelida.
Cosa ci faccio qui??
Inizialmente avevo programmato di correre le 8 ore ma ho preferito rinunciare a causa di un dolore alla gamba destra e per non compromettere la mia partecipazione alla maratona di Roma della prossima settimana
Mia moglie Corinne è già una volontaria, quindi mi propongo di unirmi a questa grande squadra e di essere a disposizione dei corridori.
Perché non lo diremo mai abbastanza: se ci sono le gare, è perché ci sono i volontari!
Nessun volontario à nessuna gara
Ed eccomi qui dietro lo stand a riempire i bicchieri con acqua, frizzante, coca cola, a riempire i piatti di biscotti, cracker…
Mi viene in mente una prima osservazione: un corridore mangia e beve molto!!
Il percorso è lungo 1 km e ad ogni giro si ferma e si mangia!!
Meno male che il camion di Omar è pieno di bevande e cibo!
Ahi, ahi, cominciano i guai!!
A forza di salire sul camion di Omar e di prendere e spostare i pacchi, noi volontari gli abbiamo fatto un casino infernale nel suo camion, che era in ordine
La sanzione è immediata: divieto di entrare nel camion!
Omar chiude a chiave il suo camion e ora dobbiamo chiedergli da bere e da mangiare!
No, ma…
Così imparo la regola numero 1 per i volontari: non fare casino con il camion di Omar!
😊
E i runner che continuano a mangiare e bere e noi a riempire i bicchieri e i piatti!
A proposito di piatti, una domanda sorge spontanea e diventa ricorrente: quando è la pasta? Quanto tempo ci vorrà? A che ora è la pasta?
La Tension Monte: Pasta, pasta, pasta, pasta… Pastiaaaaaa
Finalmente la liberazione! Rita e Corinne portano i grandi bidoni della pasta e c’è la scelta tra pasta bianca e rossa!
Nel giro di pochi minuti, i bidoni sono vuoti!
I piloti ma anche lo staff; Tutti volevano il loro piatto di pasta!
Regola numero 2: la pasta è sacra!
E regola numero 3: la pasta non è mai abbastanza!
Di conseguenza, viene lanciato un secondo lotto e dovremo aspettare quelli che sono arrivati troppo tardi…
Le ore passano, il freddo e la pioggia sono ancora lì!
Riscaldiamo e riscaldiamo i corridori con il tè!
Il campione spagnolo Ivan Penalba ha chiuso i 100 km in 6h54′, ha concluso con il sorriso sulle labbra… Di classe!
Si vede che gli è piaciuta la gara e che si è divertito!
C’è da dire che Marco Polo gli è stato molto utile dandogli da bere al volo quando li voleva
La corsa delle 8 è finita, mi dico “ehi, avresti finito la tua gara, quanti chilometri avresti fatto?”
Non lo saprò mai, ma quello che so e quello che sento: mi piace stare lì sotto la pioggia e al freddo con le gambe che si appesantiscono, mi sento utile servendo bevande calde a tutti questi corridori, incoraggiandoli con il loro nome:
Forza Luigi, Forza Francesca, Grande Piero,Grande Pier Giuseppe, Forza Ettore, Marinella, Cristina, Barbara, …….. Massimo,Lorenzo…
Mettiamoci in mezzo, Massimo e Lorenzo, dei fenomeni infernali di questi due ragazzi: sono entrambi corridori e organizzatori!! non-stop!!
La notte è arrivata, alcuni dei volontari sono andati a letto e torneranno domenica mattina.
Da parte mia, mi sono posto una sfida personale per “essere un volontario durante l’intera gara di 24 ore”
Anzi, a fine maggio correrò la 100 km del Passatore e dovrò correre tutta la notte.
Quindi darò un’occhiata a cosa vuol dire combattere contro il sonno, il freddo, la voglia di smettere
La pioggia e il freddo sono ancora lì… ma anche il calore umano e prende il sopravvento!
Un tè caldo, un sorriso, un incoraggiamento… Tutto questo dà forza ai corridori che continuano a correre più e più volte!
La stanchezza e la stanchezza travolgono i corridori: per alcuni di loro, anche un piccolo gesto innocuo diventa impossibile da compiere: aprire una bustina di zucchero e girare il cucchiaio nel caffè… Fai un altro passo e avvicinati al tavolo degli aiuti…
Quei piccoli, innocui gesti che i runner non possono più fare e che tu fai per loro…
E in cambio, un sorriso, un cenno del capo che scalda il cuore…
Mentre scrivo queste poche righe, rivivo le emozioni vissute durante la gara, durante tutte queste 24 ore
E ho la risposta alle mie domande: è il calore umano che ci fa correre sotto la pioggia, al freddo, per 8 ore, per 24 ore, per 100 km
Sì, proprio così!!
È questo calore umano che condividiamo tra tutti i runner, tutto lo staff, tutti i volontari che ci rende più forti, più resistenti e che ci permette di vivere al meglio la nostra passione per la corsa
È questo calore umano che non si vede ma che esiste nel profondo del nostro cuore e che viene fuori al momento giusto!
E’ questo calore umano che c’è all’interno della Club Super Marathon Italia che coinvolge norvegesi, spagnoli, inglesi e noi, un po’ francesi…
È questo calore umano che inonda i nostri corpi e i nostri cuori…
E tutto questo, grazie al Super Marathon Italia Club e al suo immenso Presidente e a tutto il suo staff…
Una sola parola : Grazie !!
Nota bene:
Per le prossime volte come volontario: rispetta le diverse regole per il camion e la pasta di Omar!!
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Pourquoi courir 8ore, 24ore, 100km sous la pluie, le froid ?
Pourquoi être bénévole durant 24 ore sous la pluie le froid ?
Pourquoi des norvégiens, des anglais, des espagnols viennent participer à des courses en Italie organisées par le Club Super Marathon Italia ?
Je me lève ce matin dans mon joli petit appartement de Busca (province de Cuneo) avec toutes ces questions en tête….
Et comme je suis retraité et que ces questions sont fondamentales, j’allume mon ordinateur, je me fais un bon café et en avanti….
A toutes ces questions, plusieurs mots me viennent en écho : la passion, l’amitié, la famille
Turin parc Ruffini samedi 9 mars 10h du matin
Il pleut, il fait froid, le ciel est noir, l’ambiance est glaciale.
Qu’est-ce que je fais là ??
Initialement j’avais prévu de courir les 8h mais j’ai préféré renoncer à cause d’une douleur à la jambe droite et pour ne pas compromettre ma participation au marathon de Rome la semaine prochaine
Mon épouse Corinne étant déjà volontaire, je me propose de rejoindre cette belle équipe et ainsi être à la disposition des coureurs.
Car on ne le dira jamais assez : s’il y a des courses c’est parce qu’il y a des bénévoles !
Pas de bénévoles à pas de courses
Me voici donc derrière le stand à remplir des verres d’eau naturale, frizzante, coca, à remplir des assiettes de biscuits, de crackers…
Une première remarque me vient à l’esprit : çà mange et çà boit beaucoup un coureur !!!!
Le parcours fait 1 km et à chaque tour, çà s’arrête et çà mange !!!
Heureusement que le camion d’Omar est plein de boissons et de nourriture !
Aië, aïe, les ennuis commencent !!
A force de rentrer dans le camion d’Omar et de prendre et déplacer les paquets, nous les bénévoles lui avons mis un sacré bazar dans son camion qui était bien rangé
La sanction est immédiate, interdiction de rentrer dans le camion !
Omar ferme son camion à clé et désormais il faudra lui demander les boissons et la nourriture !
Non, mais….
J’apprends donc la règle numéro 1 pour les bénévoles : on ne met pas le bazar dans le camion d’Omar !
😊
Et les coureurs qui continuent de boire et de manger et nous de remplir les verres et les assiettes !
En parlant d’assiettes, une question pointe son nez et devient récurrente : c’est quand la pasta ? dans combien de temps ? à quelle heure la pasta ?
La tension monte : pasta, pasta, pasta, pasta…pastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Enfin la délivrance! Rita et Corinne amènent les grands bacs de pâtes et il y a le choix entre pâtes blanches et pâtes rouges !
En l’espace de quelques minutes les bacs sont vides !
Les coureurs mais aussi le staff ; tout le monde a voulu son assiette de pâtes !
Règle numéro 2 : les pâtes c’est sacré !
Et Régle numéro 3 : il n’y a jamais assez de pâtes !
Conséquence, une deuxième fournée est lancée et il va falloir attendre pour ceux qui sont arrivés trop tard…
Les heures passent, le froid et la pluie sont toujours là !
On se réchauffe et on réchauffe les coureurs avec du thé !
Le champion espagnol Ivan Penalba a fini les 100 kms en 6h54′, il finit avec le sourire aux lèvres… la grande classe !
On voit qu’il a adoré la course et qu’il a pris du plaisir !
Il faut dire que Marco Polo lui a été bien utile en lui donnant à la volée les boissons quand il en voulait
La course des 8h est finie, je me dis « tiens, tu aurais fini ta course, combien de kilomètres aurais-tu fais ? »
Çà, je ne le saurai jamais mais ce que je sais et que je ressens : j’ai du plaisir à être là sous la pluie et le froid avec les jambes qui deviennent lourdes, je me sens utile en servant des boissons chaudes à tous ces coureurs, en les encourageant par leur prénom :
Forza Luigi, Forza Francesca, Grande Piero, Grande Pier Giuseppe, Forza Ettore, Marinella, Cristina, Barbara, ……..Massimo, Lorenzo…
Tiens au fait, Massimo et Lorenzo, des sacrés phénomènes ces deux là : ils sont à la fois coureurs et organisateurs !! du non-stop !!
La nuit est là, une partie des bénévoles est partie se coucher et reviendra le dimanche matin.
De mon côté, je me suis lancé un challenge personnel « être volontaire pendant toute la course des 24h »
En effet, fin mai je vais courir les 100 kms del Passatore et je vais devoir courir toute la nuit.
Je vais donc avoir un aperçu de ce qu’est lutter contre le sommeil, le froid, l’envie d’arrêter
La pluie et le froid sont toujours là… mais la chaleur humaine aussi et prend le dessus !
Un thé chaud, un sourire, un encouragement… tout cela donne de la force aux coureurs qui continuent de courir encore et encore !
La fatigue et l’épuisement accablent les coureurs : tout petit geste anodin devient pour certains d’entre eux impossible à réaliser : ouvrir un sachet de sucre et tourner la cuillère dans son café …faire un pas de plus et s’approcher de la table de ravitaillement…
Ces petits gestes anodins que les coureurs ne peuvent plus faire et que vous faites à leur place …
Et en retour, un sourire, un hochement de la tête qui font chaud au cœur…
En écrivant ces quelques lignes, je revis les émotions vécues durant la course, durant toutes ces 24 heures
Et j’ai la réponse à mes questions : c’est la chaleur humaine qui nous fait courir sous la pluie, sous le froid, pendant 8heures, pendant 24 heures, sur 100 kms
Oui c’est bien çà !!!
C’est cette chaleur humaine que l’on partage entre tous les coureurs, tout le staff, tous les bénévoles qui nous rend plus forts, plus résistants et qui nous permet de vivre à plein notre passion de la course à pied
C’est cette chaleur humaine qui ne se voit pas mais qui existe au fond de nos cœurs et qui ressort au bon moment !
C’est cette chaleur humaine qui existe au sein du Club Marathon Italia qui fait venir des norvégiens, des espagnols, des anglais et nous, petits français…
C’est cette chaleur humaine qui inonde nos corps et nos cœurs …
Et tout çà, grâce au Club Super Marathon Italia et à son immense Président et tout son staff…
Un seul mot : Grazie !!!
Nota bene:
Pour les prochaines fois en tant que bénévole : bien respecter les différentes règles pour le camion d’Omar et les pâtes !!!